Lunedì, 01 Maggio 2023 06:47

La parabola del buon Samaritano e le confraternite della Chiesa Ortodossa Italiana 

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Di Nicola Comparato Felino (PR), 30 aprile 2023 -

Dal sito ufficiale della Chiesa Ortodossa Italiana: "Le Confraternite del Buon Samaritano, aderenti alla Confederazione Nazionale delle Confraternite del Buon Samaritano (C.F.93053690041), organizzazione canonica della Chiesa Ortodossa Italiana (www.chiesa-ortodossa.com) è stata fondata a San Michele Mondovì (CN) il 23 luglio 2014 e, ai sensi del Canone 68 del Codex Canonum della Chiesa si prefigge “di promuovere la carità cristiana nel campo socio sanitario” nonché “il volontariato e la formazione di operatori pastorali di volontari della carità nonché l’apostolato della fede ortodossa”. Le Confraternite del Buon Samaritano sono associazioni di volontariato dipendenti canonicamente dalla Chiesa Ortodossa che agiscono nei limiti della legge 11 agosto 1991, n. 266, delle leggi regionali di attuazione e dei principi generali dell’ordinamento giuridico".

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Molto spesso, sia in ambito religioso che nella vita di tutti i giorni, ci è capitato di sentir parlare del “buon samaritano”, espressione utilizzata in genere per descrivere una persona pronta ad aiutare i bisognosi, ma anche come citazione della omonima parabola biblica narrata da Gesù ad un uomo ebreo per spiegare a quest'ultimo chi effettivamente si comporta da “prossimo”, in ogni occasione, senza alcuna distinzione di sesso, età, provenienza, ceto sociale o lingua. Questo perché l'uomo ebreo era convinto che aiutare il prossimo significasse aiutare solo gli ebrei come lui. La parabola del buon Samaritano invece, racconta la storia di un ebreo che in viaggio da Gerusalemme a Gerico fu aggredito e lasciato in fin di vita sulla strada da alcuni briganti. Due persone di grande importanza e responsabilità (un sacerdote ebreo e un levita) videro l'uomo ma non gli prestarono alcun tipo di soccorso proseguendo per il proprio cammino. Più tardi, passò nel luogo un Samaritano, un uomo di un'altra nazionalità. Curò le ferite dell'uomo aggredito, lo portò in una locanda e tutta la notte si occupò di lui. Il giorno successivo diede dei soldi al proprietario della locanda affinché si prendesse cura del ferito, utilizzando il denaro in più per coprire ulteriori spese. Con questa parabola Gesù volle far capire all'uomo ebreo, che le persone in difficoltà vanno aiutate indistintamente, e citando la scrittura di Matteo 7:12 riusciamo ad avere un quadro molto chiaro: "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti". Ma perché proprio un Samaritano? Tra le persone appartenenti a questo popolo stanziato nella regione a nord della Giudea, molti avevano discendenti nati da matrimoni misti tra ebrei e gentili (non ebrei). Accettavano solo i primi cinque libri delle Sacre Scritture ed intorno al I secolo E. V. alcuni membri furono tra i fondatori di una setta religiosa. A quei tempi gli ebrei utilizzavano la parola Samaritano anche come insulto ed evitavano il più possibile di avere contatti con loro, come possiamo notare in Giovanni 4:9... Ma la Samaritana gli disse: "Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani". In un contesto simile, ciò che colpisce maggiormente, sono le azioni compiute dal Samaritano nei confronti dell'Ebreo, soprattutto considerando i rapporti ostili tra i due popoli (come in Giovanni 8:48... Gli risposero i Giudei: "Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?"). Ed ora alcuni versetti tratti dal Vangelo di Luca riguardanti questa parabola:

Luca 10: 29-37 

29 Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?".

30 Gesù riprese:

"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.

31 Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte.

32 Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.

33 Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione.

34 Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.

35 Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.

36 Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?".

37 Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' lo stesso".

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